23 Maggio 2007

“Tra la pietra e la nuvola”
Esoterismo e impegno civile
Mostra personale di Giuliano Giganti
a cura di Serena Dell'Aira

Inaugurazione ore 19.30
orario: 10.00 – 13.30 / 15.00 – 18.00
(la mostra è visitabile il sabato previa prenotazione)

Il centro culturale Micro, dietro la direzione e la cura di Francesca Barbi e Serena Dell’Aira, offre nella propria sede romana di Testaccio l’esposizione “Tra la pietra e la nuvola”, personale di Giuliano Giganti frutto dell’intensa attività artistica di tutta una vita.

È un’occasione importante in cui viene allestito nella sua complessità l’iter di un discorso concettuale costruito con impegno prolifico e giunto alla piena maturazione attraverso innumerevoli tappe creative ed espositive in Italia e all’estero. Le molte opere e installazioni che arredano siti e piazze italiane testimoniano la serietà con cui Giganti ha da sempre coltivato un rapporto costruttivo con la cultura e il territorio di riferimento con una mirata volontà divulgativa di valori esistenziali, universali quanto soggettivi, sua primaria e autentica missione.

Il percorso espositivo documenta una cifra artistica fondata su un lessico simbolico e fortemente codificato. La tematica autenticamente sentita e affrontata in una chiave ideologica elevata e strutturata è la problematica esistenziale dell’uomo contemporaneo, imbrigliato e corrotto dalle deturpanti deformazioni della società moderna e delle logiche della civiltà industriale.

Ma nella critica dell’artista che vede l’uomo impigliato nella fitta rete di un mondo effimero non manca mai uno spiraglio di salvezza, di recupero del proprio sé in bilico tra materia e spirito senza che l’una o l’altro prendano il sopravvento. L’esoterismo di Giganti, che è parte integrante della sua esperienza di uomo, lo induce, infatti, a credere nella volontà feconda di prendere in mano gli strumenti del proprio mestiere per modificare se stesso e il contesto in cui vive nella lotta per comprendere e colmare la spaccatura dualistica che attraversa il Tutto.

“Se l’uomo riuscirà a riconquistare la parola perduta, i sensi e la ragione, coniugata di sostanza ed essenza, la consapevolezza e l’equità non tarderanno a farsi di nuovo strada nella sua coscienza per il bene dell’umana famiglia”.


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